Le tracce lungo i secoli

I segni dell'operato di San Giovanni Eremita e i suoi insegnamenti etici, oltre che spirituali, sono sopravvissuti nel corso dei secoli attraverso i documenti, le rovine dell'antico Monastero e soprattutto attraverso la devozione dei fedeli.

  1. Giovanni nasce a Tufara da Maynardo e Maria
  2. Odoaldo, Signore di Foiano, dona a Giovanni una chiesa in contrada S. Firmiano di Foiano
  3. Giovanni si insedia con una propria comunità nel cenobio annesso alla chiesa in contrada S. Firmiano
  4. 14 aprile 1156. Adriano IV autorizza la fondazione del Monastero
  5. 14 novembre 1970, ore 9:00. Nel Monastero del Gualdo, l'Eremita Giovanni lascia la vita terrena
  6. Lucio III, con Bolla del 26 marzo, prende sotto la protezione pontificia il Monastero
  7. Re Guglielmo il Normanno accorda la propria protezione al Monastero
  8. Bolla del 27 giugno, Clemente II autorizza il Monastero a ricevere beni dai fedeli
  9. Bolla del 30 luglio e del 3 agosto di Celestino III per il progressivo aumento di lasciti al Monastero
  10. L'amanuense Eustasio inizia nel Monastero il Manoscritto, noto oggi come Cod. Vat. Latino 5949
  11. Bolla dell'11 settembre conferma le proprietà del Monastero - Cartario di S. Matteo Sculculo
  12. Bolla del 3 giugno di Onorio II che segna l'inizio del procedimento di canonizzazione
  13. 28 agosto - Celebrazione della elevatio et traslatio corporis dell'Eremita
  14. Inserimento nelle Decretali di Gregorio IX della disposizione introdotta da Alessandro III
  15. Bonifacio VIII eleva il Monastero del Gualdo ad Abbazia
  16. Atto notarile dell'8 maggio, l'Abate Nicola da Ferrazzano concede gli Statuti a S. Bartolomeo in Galdo
  17. Disastroso terremoto del 4 dicembre, che distrugge l'intero complesso badiale
  18. I benedettini lasciano Mazzocca. Il Monastero viene donato ai canonici dell'Ordine di S. Agostino
  19. Il Monastero che viene annesso al Monastero S. Agnello di Napoli
  20. La peste segna l'abbandono del Monastero. Anche i canonici del S. Salvatore lasciano Mazzocca
  21. 22 luglio. Il Cardinale Orsini consacra, in memoria dell'antico Monastero, la nuova Cappella
  22. 19 marzo, Tufara (CB). Furto sacrilego del braccio argenteo con la reliquia del Santo
  23. 19 giugno, Tufara (CB). Arrivo a Tufara della nuova reliquia
  24. 1 maggio, Foiano (BN). Consacrazione della Cappella in luogo della precedente, demolita con il terremoto del 1962
  25. 28 agosto, Tufara (CB). Riconsacrazione della cappella corrispondente alla casa del Santo
  26. 15 giugno, Foiano (BN)Elevazione della chiesa a "Santuario diocesano di S. Maria del Gualdo e S. Giovanni Eremita"
  27. 14 novembre, Foiano (BN). Apertura Anno Giubilare per l'850° anniversario della nascita
  28. 28 agosto, Tufara (CB). Apertura Anno Giubilare per l'800° anniversario della Canonizzazione
Reliquia di San Giovanni Particolare del portale della cappella di San Giovanni Eremitaa San Bartolomeo in Galdo

Le Reliquie

Con l’eccezionale avvenimento della “Elevatio et Translatio Corporis” l’eremita veniva proclamato Santo ed elevato agli onori degli altari il 28 agosto 1221. Quale dono incommensurabile della glorificazione dell’eremita e su esplicita loro richiesta, agli abitanti di Tufara fu consegnato il braccio destro del Santo; altre reliquie furono concesse ai tre vescovi e alle popolazioni circostanti. […]

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Ex voto devozionali

Gli ex voto rappresentano la più concreta testimonianza di fede dei devoti di San Giovanni che, attraverso la preghiera e la Sua intercessione, hanno ricevuto grazie superando momenti difficili e sofferenze. Ogni oggetto custodisce una storia umana di dolore e di gioia, ma soprattutto testimonia la profonda devozione per il Santo protettore. Museo dedicato a […]

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Norme di Diritto

San Giovanni Eremita, dallo scrittore Vergineo, viene definito come “La prima sorgente di Luce nella Valle del Fortore, un nuovo principio di civiltà e di cultura“. San Giovanni, infatti, non fu solo asceta ed eremita nei boschi, ma una grande mente creativa, capace di diffondere una nuova cultura a tutela dei più deboli, degli oppressi […]

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Antica mappa della Valle del Fortore

Il Cartario di S. Matteo

 Altro documento di fondamentale rilevanza per la storia del Guado, studiato da Casamassa, è il cosidetto “Cartario di S. Matteo di Sculcula”. Il documento è un manoscritto, appartenuto all’omonimo monastero, che si trovava in territorio di Dragonara, località sulla destra del fiume Fortore in Capitanata. Tale monastero ero stato il primo ad aggregarsi al Gualdo […]

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La Bolla pontificia del 1156

Cronologicamente, il primo documento storico riguardante il Monastero è la bolla pontificia del 14 aprile 11156 emessa a Benevento, dove allora temporaneamente si trovava Adriano IV (1154 – 1159) Nicholas Breakspear, unico papa inglese della storia. La Bolla è l’atto ufficiale nel quale risulta per la prima volta scritto il nome di “Giovanni Eremita da […]

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Lapide rinvenuta presso l'Abbazia

Le lapidi

Presso l’Abbazia del Gualdo Mazzocca a Foiano di Valfortore sono state rinvenute diverse lapidi a testimonianza della devozione che nel corso dei secoli i fedeli hanno riservato al Santo e al luogo dove sorgeva il Monastero. La prima immagine di seguito, ad esempio, riporta l’iscrizione “in honorem Dei, et B. Joannis Eremitae Beatissimae Virginis Mariae […]

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Particolare del portale della cappella di San Giovanni Eremita

Le rovine del Monastero

Il Monastero di S. Maria de Gualdo Mazzocca fu fondato da San Giovanni Eremita intorno al 1160 nei pressi di Foiano. Rapidamente il Monastero crebbe rapidamente divenendo uno tra i più importanti riferimenti monastici dell’Italia meridionale. L’opera iniziata dal Santo e degnamente proseguita dai suoi successori, priori ed abati, si protrasse per oltre tre secoli, […]

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Immagine del Codice Vaticano Latino 5943

Il Codice Vaticano Latino 5949

Un documento fondamentale per la ricostruzione della storia del Monastero del Gualdo Mazzocca, fondato da San Giovanni Eremita, è un “libro monastico” catalogato come “Codice Vaticano Latino 5949” , che si conserva tuttora nella biblioteca Apostolica Vaticana. Il Casamassa ha accertato che il codice proviene dal Monastero del Gualdo dove era stato anche scritto. A […]

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